Un classico del teatro. A Quarconia ‘La Locandiera’ del Teatro Studio

Un classico del teatro. A Quarconia 'La Locandiera' del Teatro Studio
Teatro di Quarconia
GUARDA IL CARTELLONE COMPLETO DELLA RASSEGNA TEATRALE

XI RASSEGNA TEATRALE DI QUARCONIA Concorso Regionale di Teatro Amatoriale al TEATRO DI VINCI (DELLA MISERICORDIA) – DOMENICA, 26 NOVEMBRE 2023 h. 17. La compagnia TEATRO STUDIO (Lucca) presenta «LA LOCANDIERA», di Carlo Goldoni. Regia: Roberto Birindelli

Ingresso 10,00 € – Ridotto €. 5,00 Prevendita biglietti: Cell.  3347066163/Bazaar Cinelli Vinci/Biglietteria teatro: un’ora prima dello spettacolo

tempo di lettura: 3 minuti

Come affrontare questo testo capolavoro del teatro tra i più rappresentati?
In primis fare emergere il sottotesto goldoniano liberandolo dalla stereotipata tradizione del trucco e parrucco e conseguente recitazione di maniera, per questo abbiamo scelto di spostare la vicenda negli Anni 60 e abbiamo chiamato la protagonista Miranda, perché il lezioso diminutivo Mirandolina ci appariva fuorviante per una donna pienamente matura, furba imprenditrice, che si muove con destrezza tra parassiti e profittatori usando le armi femminili, “… se tratto bene i clienti, lo fo per il mio interesse”.
Ma dove la Locandiera esprime tutta la sua attualità, è soprattutto nella modernità delle scelte sentimentali. Quando dice: ”Voglio divertirmi” e poi “… per fare all’amore uno mi basta”, è un’affermazione di Iibertà sessuale e una volontà di uscire dalla subalternità nei confronti degli uomini, stupefacente ai tempi di Goldoni, ma coraggiosa ancora negli Anni 60.
Nello Lesso modo le altre due donne del testo, le attrici, sono complementari a Miranda, godendo già di grande libertà grazie al loro status di commedianti, ma anche in quanto portatrici di un vissuto a 360 gradi, che in Goldoni era appena suggerito e che noi in qualche modo facciamo emergere.

I contenuti de La locandiera
Analizzando in profondità la commedia, emerge come il vero motore della vicenda non sia l’amore o l’innamoramento dei protagonisti maschili verso la locandiera tanto sbandierato, ma la ricerca del proprio interesse. Per questo La locandiera non è commedia comica nel senso comune del termine, ma commedia di carattere. Da qui il bisogno di liberare i personaggi dallo stereotipo più o meno caricaturale, senza cadere però nella tagliola di un verismo tout court.

La lingua
Lo stile linguistico della commedia si muove su due binari paralleli: il linguaggio spontaneo e colorito del popolo rappresentato da Miranda e Fabrizio; quello codificato dei nobili più o meno fasulli. Per far risaltare ancor di più questo contrasto che è ricco anche di significati sociali abbiamo scelto di far parlare la locandiera, ma soprattutto il suo domestico, nel dialetto fiorentino, perché in fondo è li a Firenze che Goldoni ha ambientato la storia; l’uso del toscano, secondo noi, aggiunge freschezza al dialogo senza nulla togliere al valore universale della commedia.

II gruppo Teatro Studio si è costituito a Lucca nel 1978 ed è stato guidato fin dall’inizio da Roberto Birindelli, suo legale rappresentante e direttore artistico. II gruppo ha svolto la sua attività prevalentemente nelle province di Lucca e Pisa, rappresentando i suoi spettacoli In teatri primari come il Giglio di Lucca e il Verdi di Pisa, ma anche in spazi alternativi, come case di riposo, centri sociali e altro.
Dopo una prevalenza di autori classici come Machiavelli (La mandragola), Moliere (II medico per forza, George Dandin), Feydeau (La palla al piede, Dove vai tutta nuda?), Strindberg (Il sogno, Tommaso Moro), il gruppo ha rivolto la sua attenzione a testi di autori contemporanei, mettendo in scena opere che trattano anche temi sociali e disagio esistenziale: Van Gogh di Menaud, II diario di un pazzo di Gogol, Victor o i bambini al potere di Vitrac, La metamorfosi di Kafka, La pazza di Chaillot di Giraudoux, Emigranti di Mrozek, Le sedie e La cantatrice pazza di Jonesco, Aspettando Godot di Beckett e L’Hotel dei due mondi di Schmitt.

Alla ricerca di un teatro senza preclusioni di genere, che spazia dal drammatico al comico, particolare interesse il gruppo ha rivolto all’opera di Woody Allen, con adattamenti di film del celebre scrittore e regista come La lampadina magica, Tuo marito mi tradisce e Basta che funzioni.
II gruppo ha poi messo in scena alcuni testi del suo regista Birindelli, quali Reality show, La zia d’America, Picnic show, L’intervista e l’adattamento originale de La Locandiera di Goldoni. La compagnia teatro Studio è iscritta alla FITA, della quale il suo direttore artistico è stato presidente regionale della Toscana per due mandati.
Ha conseguito premi e riconoscimenti in varie rassegne regionali e nazionali. Ricordiamo il premio come miglior spettacolo FITA nazionale per Aspettando Godot di Beckett e quello per la migliore regia per Maschere nude di Pirandello, insieme a vari altri premi per gli attori.

 Per informazioni e prenotazioni : cell. 3347066163 oppure presso il Bazaar Cinelli di Vinci

newsletter

Il Vinciarese ha una newsletter mensile su quello che è successo a Vinci nel suo territorio durante il mese appena trascorso.
La newsletter arriva ogni primo venerdì del mese e racconta tanto altro rispetto a quello che c’è scritto sul Vinciarese.

Be the first to comment on "Un classico del teatro. A Quarconia ‘La Locandiera’ del Teatro Studio"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*