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Il 28 maggio 2023, domenica, è il giorno in cui Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica 2021, è diventato cittadino onorario di Vinci.
La cerimonia di conferimento si è svolta al Teatro di Vinci, dove il fisico romano ha incontrato le autorità (il sindaco Torchia, il presidente della Regione Giani, il senatore Parrini) davanti agli ospiti seduti in platea.
Nelle motivazioni che hanno spinto il consiglio comunale ad aderire unanimemente alla proposta di renderlo vinciano si legge che Parisi è “uno scienziato che non ha perso di vista il rapporto con la società: non solo un docente e ricercatore universitario, ma anche una persona attiva e interessata alle dinamiche e ai problemi della collettività”. E ancora: “Parisi incarna l’idea che il pensiero scientifico e la cultura umanistica non siano affatto due saperi antitetici, ma possano – anzi, debbano – convivere ed integrarsi in armonia”.
Docente molto stimato, Parisi si è distinto negli anni per il suo contributo a favore della ricerca, dell’ambiente, dello sprone che ha saputo dare alle nuove generazioni nelle proprie uscite pubbliche.
Parisi si è distinto anche per la franchezza che nel 2008 lo portò a contestare la presenza di Joseph Ratzinger, allora pontefice, all’inaugurazione dell’anno accademico de La Sapienza, in una lettera che, firmata da 67 colleghi, fece demordere il papa.
Sarebbe fuori luogo e inadeguato spiegare le motivazioni per le quali Parisi ha ricevuto il Nobel per la fisica di due anni fa: non ci sentiamo all’altezza nemmeno di provare a spiegare cosa siano i sistemi complessi, ma ci piace leggere fra le emozioni di chi è stato a teatro ieri che Parisi è una persona normale – al di là della propria genialità – e molto informale, così come leggera si percepisce essere stata la cerimonia a teatro.
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