Se siete appassionati di basket e Balcani, la serata di venerdì 15 è una delle occasioni che può fare per voi.
Alle 21.15 presentiamo l’ultimo libro di Stefano Vestrini, “Mirza, il passaggio interiore” (ed. La Conchiglia di Santiago), che l’autore empolese ha scritto tre anni fa dopo un viaggio con la famiglia a Sarajevo.
Amante della pallacanestro, Vestrini ha scelto di dedicare questo romanzo a Mirza Delibašić, uno dei cestisti più forti d’Europa – se non il più forte – a cavallo degli Anni Settanta e Ottanta.
Una storia, quella di Delibašić, che racconta sia la pallacanestro di quarant’anni fa, sia la situazione in Jugoslavia durante il periodo della guerra, attraverso lo sguardo di Mirza, riportato dalla guida immaginaria che porta Stefano Vestrini a spasso per Sarajevo alla scoperta dei luoghi mirziani.
Nato a Tuzla, Delibašić comincia a giocare a tennis, ma è nel basket che trova la propria ragione di vita e con lui anche altri personaggi storici della pallacanestro europea e jugoslava dell’epoca.
Delibašić è il protagonista della finale di Coppa dei Campioni vinta nel 1979 contro Varese (i lombardi erano arrivati a disputare la loro decima finale consecutiva di Coppa dei Campioni) nella fila del Bosna Sarajevo, squadra neopromossa l’anno prima nella massima divisione del campionato jugoslavo e costruita nei minimi dettagli da un gigante della pallacanestro quale è Bogdan “Boscia” Tanjević (nome caro anche agli appassionati italiani, per il suo contributo alle vittorie dell’Olimpia Milano e della Nazionale maschile).
Delibašić è l’uomo che rifiuta i soldi del Real Madrid di basket perché non è più lui, così rinuncia al contratto perché non riconosce all’altezza.
Delibašić è colui che rimane a Sarajevo durante la guerra, nonostante gli inviti da mezza Europa di amici che vogliono salvarlo, offrendogli un posto dove stare al sicuro.
Durante la presentazione, converserà con Vestrini anche Mario Ferradini, che del libro ha scritto la postfazione: un condensato di dati e numeri che rafforza l’idea di quello che Mirza Delibašić è stato.
Dal canto suo, Ferradini potrà raccontarci la sua esperienza di allenatore di pallacanestro da oltre trent’anni, sia in Italia, che in Kenya.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Suonamidite, che mette a disposizione i locali del Mulino del Ronzone, in via Orbignanese 11.