Vinci non dimentica il grande Antonio Paolucci

Vinci non dimentica il grande Antonio Paolucci

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Non capita a molti di essere accolti all’ingresso dei Musei Vaticani dal direttore in persona, suscitando lo stupore e l’invidia di tutti i visitatori.
Ricordo bene il mattino del 10 novembre 2009, quando un cospicuo numero di vinciani accompagnati da monsignor Renato Bellini, arrivarono a Roma per visitare i Musei Vaticani e trovarono ad aspettarli Antonio Paolucci, allora direttore (Papa Benedetto XVI chiamò lo storico d’arte a dirigere i Musei nel 2007, incarico che durò fino alla fine del 2016), che salutò il gruppo con grande cordialità, introducendolo con maestria alla scoperta di tante indicibili meraviglie.

Il privilegio di essere trattati come personalità fu riservato a noi cittadini di Vinci non solo per il rispetto dovuto a Leonardo, ma soprattutto per la conoscenza e la stima che il grande storico nutriva nei confronti del nostro parroco e di alcuni di noi.

Il legame di Vinci con l’illustre critico d’arte ha radici lontane e si deve anche a lui l’importante corredo scultoreo del battistero della chiesa di Santa Croce di Vinci, in quanto presidente della commissione giudicante. Tra i diversi progetti presentati, la scelta cadde su quello dello scultore Cecco Bonanotte, che nel 2010 realizzò le opere in bronzo raffiguranti “La storia della Salvezza”, impreziosendo quel luogo sacro ove fu battezzato il genio del Rinascimento.

Il 3 febbraio scorso, purtroppo, Paolucci ci ha lasciato e tutti noi lo ricordiamo per essere stato uno dei più importanti storici dell’arte e divulgatori del nostro tempo, per gli innumerevoli incarichi rivestiti (Ministro dei Beni Culturali, Soprintendente a Venezia, Verona, Mantova e infine Firenze, ove si occupò dell’Opificio delle Pietre Dure e della Soprintendenza dei beni artistici e storici, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana) e per i suoi scritti, ma soprattutto per la grande umanità e per l’attenzione che ha sempre mostrato per Vinci.

In segno di riconoscenza e amicizia monsignor Bellini commemorerà Paolucci nella Santa Messa delle 11, domenica 18 febbraio nella chiesa di Santa Croce.

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