Cosa dice il report di “Rigenera Vinci” sulla cultura

Cosa dice il report di "Rigenera Vinci" sulla cultura

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Nelle scorse settimane si è parlato degli incontri organizzati dal Comune per incontrare cittadini e associazioni di categoria e illustrare le intenzioni dell’amministrazione comunale sull’impiego dei fondi del PNRR destinati alla riqualificazione di alcune aree del paese (10 milioni disponibili, di cui 3,4 per Vinci Immaginari Futuri, al quale è stato dedicato il primo dei due incontri di fine 2022 e che è il progetto principale di tutto il pacchetto).

Dopo due incontri a novembre e dicembre c’è stata un’assemblea aperta a tutti, martedì 21 marzo, dove sono stati illustrati i progetti.

Sui due incontri di fine 2022, Sociolab, impresa sociale fiorentina che si occupa di raccogliere opinioni e contributi dei soggetti coinvolti in progetti come questo, ha redatto un report di sintesi intitolato Rigenera Vinci, nel quale ha descritto quello che è venuto fuori.

La voce “cultura” e le sue declinazioni appaiono nove volte in un documento di 18 pagine.
Per quanto riguarda gli “Immaginari futuri”, «l’azione del Comune è finalizzata alla riqualificazione e valorizzazione del centro storico di Vinci come borgo di interesse storico-artistico, culturale e ambientale, affinché possa da un lato tornare ad essere centro civico e spazio di aggregazione per i cittadini di Vinci e dei Comuni limitrofi, dall’altro rafforzare i motivi di attrazione turistica».
Per rivitalizzare il centro sono state fatte diverse proposte per potenziare il commercio, passando anche per un «coinvolgimento di artisti contemporanei che espongano all’interno dei tanti fondi sfitti», con l’intento di rendere il borgo una galleria a cielo aperto.
Una delle speranze riposte nell’azione culturale per rivitalizzare il centro è quella di intensificare il “palinsesto teatrale”, che in effetti non c’è, se intendiamo come tale una stagione di prosa come potrebbero essere quelle nei teatri empolesi, per esempio.

Per quello che riguarda il progetto Home 2030, che riguarda la riqualificazione dell’area Tamburini, fra Via Ripalta e Via Val di Sole, si parla di demolire un fabbricato rurale e un ex fienile per ricostruirci sopra un complesso di alloggi di case popolari e “spazi per la collettività” che possano ospitare attività culturali ed eventi, anche di natura fieristica sia per manifestazioni da fare all’aperto, sia per eventi da ospitare al coperto.

Questo il quadro degli intenti.

Fra i soggetti da coinvolgere, alla fine del report vengono citate le associazioni, come soggetti da riunire in una rete che «potrebbero organizzare occasioni di aggregazione, socialità, corsi», cosa che peraltro già succede abbondantemente (basta guardare l’agenda degli eventi presente su questo sito) e con abbondante impegno dei volontari.

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