La casa di là del bosco

La casa di là del bosco

di Alfredo Bianchi
tempo di lettura: 1 minuto

Un uomo solo e disperato si smarrì sulla via di casa. La strada biforcava davanti a un bivio. Non sapendo quale direzione prendere, si fermò e pianse.
Ma fu inutile: si paralizzò sul posto.
Venne il secondo uomo che conosceva la strada e, pieno di coraggio ed entusiasmo, l’affrontò. Ma quando il bosco si fece più fitto, ebbe paura e gridò; però nessuno era con lui: la solitudine l’aggredì. 
Allora cercò di tornare indietro; speriamo con tutto il cuore che vi sia riuscito.
E venne il terzo uomo; anche lui voleva tornare a casa.
Chiese a quelli che incontrava: «Dov’e’ la mia abitazione?»
Tutti lo presero per matto, tranne un signore che seriamente rispose: «Io non posso sapere dov’è la tua casa, posso solo dirti come ho trovato la mia».
E lo istruì.
Sul sentiero avrebbe trovato i segnali necessari e gli fornì una mappa che tanto era malridotta, poteva risultare illeggibile.
Il terzo uomo avrebbe dovuto essere molto attento; i segni necessari solo lui poteva comprenderli.
Quelli e solo quelli sarebbero stati la sua guida.
Arrivò a destinazione, dopo tante peripezie; nello stesso istante in cui riconobbe la propria casa, dimenticò la sua fatica. Vide Ashran, il signore che gli aveva insegnato la via, e vissero sempre insieme.